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Consigli per una Balneazione Sicura


Come ogni anno con la chiusura delle scuole e l’inizio delle vacanze le spiagge saranno sempre più frequentate. Al riguardo la nostra Guardia costiera, ancora una volta, ha ulteriormente intensificato la propria campagna di sensibilizzazione finalizzata alla prevenzione degli incidenti in mare. Vogliamo ricordare i principali consigli per i bagnanti:
1- non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa, che costituisce avviso di mare pericoloso.
2- non fare il bagno se non si è in perfette condizioni psicofisiche.
3- anche se si è buoni nuotatori non forzare il fisico.
4- dopo una lunga esposizione al sole entrare in acqua gradualmente.
5- lasciare trascorrere almeno tre ore dall’ultimo pasto prima di fare il bagno.
6- se non si sa nuotare bagnarsi in acque molto basse.
7- non allontanarsi oltre i gavitelli (boe) che delimitano la zona di sicurezza per la balneazione.
8- non allontanarsi dalla spiaggia oltre i 50m con materassini, ciambelle, galleggianti o canotti gonfiabili.
9- evitare di tuffarsi dagli scogli.
in caso di eventuali emergenze in mare e sulle spiagge potranno essere segnalate al numero gratuito 1530 della Guardia costiera.


Stintino spiaggia della pelosa

le Curiosità del Mare.
“Se vi trovate nel bel mezzo dell’oceano, tra cielo e mare, all’ora del tramonto, se osservate il sole, quando il lembo superiore del sole scompare, il colore rosso arancione si fonte con il blu del mare, in quello stesso istante appare un raggio verde, se esprimete un desiderio, quel desiderio si avverrà”.
Questa è la leggenda dei naviganti, sarà vero? Chissà.. ma al tramonto in mezzo al mare i desideri dei naviganti salgono a mille verso il cielo.


veliero Amerigo Vespucci

La Bussola.
Conoscere la posizione della nave in mare, fuori vista da riferimenti terrestri, e possedere un mezzo per individuare la direzione da tenere per trasferirsi sul mare, da un punto all'altro, è sempre stato il problema principe per il navigare. Il desiderio di guadagnare tempo indusse il navigante a tagliare i golfi e a dirigersi da un punto all'altro molto più distante e quindi non visibile, il che obbligò ad assumere una decisione nuova: quella di seguire una rotta senza alcun punto di riferimento a terra. Per far questo, divenne indispensabile uno specifico strumento: La Bussola. E' lo strumento più antico usato a bordo delle navi, che basandosi sulla proprietà del magnete di rivolgersi sempre verso Nord, permette di individuare e percorrere una rotta, ossia una linea immaginaria che unisce due punti sulla superficie del mare. Esempio di bussola del 1840: Cassa in bronzo massicio con cerchio cardanico in ottone e fondo zavorrato con piombo, la parte superiore è chiusa da un vetro stagno. La Rosa dei Venti porta all'interno un galleggiante, suddivisione della Rosa indicante i Venti: Nord con il Giglio e la lettera N, Este con E, Sud con S, Ovest con W, i semiventi sono indicati con: NE, SE, SW, NW. Fu un capitano o pilota di Amalfi che, verso il 1302, diede allo strumento da lui trovato il nome italiano di Bussola (da bossolo, che significa scatola o vasetto), nome che venne adottato da tutte le nazioni, in inglese è chiamata Compass, in tedesco Kompass e in francese, oltre che Bussole anche Compas, mentre in spagnolo Brujula." (da gli Strumenti dei Velieri di Camogli - del comandante Pro Schiaffino).
Proverbi del mare.
"Se a calma notte il mare brontola a riva
Al largo, o marinar, la barca va giuliva."

"Allor che il vento contro il sole gira
Non ti fidar, perché torna forte e spira."

"Vento da Nord propizio al marinaio
Se l'orizzonte scorgi netto e chiaro."

"Nubi ramate immote, ciel coperto
Tempesta ti annunzian di certo."

"Stelle troppo scintillanti
Vento forte a te davanti."

"Stelle moltissime in ciel filanti
Di vento e pioggia son segni parlanti."

"Stelle ingrandite e luminose assai
Annuncian cambiamento ai marinai."

"Ciel senza nubi, pallide stelle
Al marinaio dicon procelle."

"Scirocco chiaro e tramontana scura
Mettiti in mare e non aver paura."

"Sappi navigar secondo il vento,
Se vuoi arrivare in porto a salvamento."

Nodi più utili e il loro uso.


quadro di nodi
I nodi sono la base delle arti marinaresche. In barca è importante saper individuare quello che occorre ed eseguirlo in modo corretto e rapidamente. Non dobbiamo mai dimenticare che un nodo sbagliato, così come l'utilizzo di cime usurate, danneggiate o non correttamente dimensionate, può causare ferite o addirittura uccidere.
Nodo semplice o collo.
E' il comune nodo, in senso generale. E' un nodo d'arresto, elemento base per realizzare nodi più complessi; è sicuro, ma difficile da sciogliere.
Nodo piano o di terzaroli. E' un nodo di giunzione che viene utilizzato per unire due cavi di uguale diametro e natura. E' un nodo che si scioglie con estrema facilità, pertanto poco sicuro, viene impiegato per legature provvisorie.
Nodo di scotta o bandiera.
E' un nodo di giunzione che deve il suo nome proprio all'uso cui è destinato. Si utilizza per unire due cavi di diverso diametro e natura e, per la sua semplicità, è di rapida esecuzione. Non scorre, non si stringe e offre maggiore resistenza se sottoposto a tensione. Viene usato anche per inferire le bandiere ad apposite aste fornite di occhiello.
Nodo di savoia o ad otto.
E' un estetico nodo d'arresto molto utilizzato nell'arte marinaresca. E' particolarmente sicuro poichè non indebolisce la cima e all'occorrenza può essere sciolto con facilità. E' inoltre simbolo di alcune categorie di marinai in servizio permanente.
Gassa d’amante semplice.
E' un nodo fondamentale nella nautica. Viene impiegato per il recupero di un uomo a mare, per l'ormeggio alla bitta, per realizzare un paranco, per issare le vele, per giuntare grossi cavi o cavi di diverso diametro... La gassa d'amante viene eseguita in modo differente a seconda che sia orientata verso chi la esegue o nel senso inverso. Inoltre esistono diversi metodi per realizzarla, è possibile ottenerla anche con una sola mano.
Gassa d’amante doppia.
E' una gassa con due "occhi", meno conosciuta di quella semplice, che può essere realizzata anche tripla. E' utilizzata principalmente per rendere più forte la presa sulla cicala (anello) dell'ancora, su un "golfare", per incocciare paranchi, o per garantire maggiore sicurezza in caso di oggetti particolarmente pesanti. A questa gassa, inoltre, è possibile agganciare più cime, ognuna a un occhio della gassa, creando una sorta di "presa multipla" molto utile negli ancoraggi.
Gassa d’amante doppia senza cima.
E' un nodo d'accorciamento che può essere utilizzato per ridurre la lunghezza di un cavo, senza ricorrere al taglio, e viene effettuato lungo il cavo, senza averne in mano la parte terminale. La gassa d'amante doppia senza cima, in particolare, può servire per imbracare una persona facendola sedere su uno degli "occhi", passare l'altro sotto le ascelle.
Bocca di lupo.
E' un nodo di avvolgimento e può essere eseguito sia su un anello sia su un'asta. E' poco usato poichè, se sottoposto a forte tensione, tende a scorrere. Se impiegato su una bitta può essere utile per fissare alcuni cavi dormienti.
Nodo Margherita.
E' un nodo di accorciamento, serve appunto ad accorciare i cavi senza ricorrere al taglio. Di semplice esecuzione, deve essere sottoposto a costante tensione altrimenti si scioglie con facilità. Può essere mantenuto in opera anche per lunghi periodi poichè non logora i cavi. I vecchi marinai, per fare in modo che gli occhielli, se non in tensione, si sciogliessero, inserivano negli stessi "caviglie" di legno di manifattura particolare.
Parlato semplice.
E' un nodo di avvolgimento che si esegue direttamente su un oggetto, per assicurarvici qualcosa, oppure permette di bloccare quasi istantaneamente un cavo in tensione e di regolarne la lunghezza con rapidità. E' utilizzato per gli ormeggi in banchina, per fissare i parabordi alla battagliola. Può essere eseguito su un'asta, su un anello, su un palo con metodi differenti, adeguati alla situazione.