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al Lùnàri d’una volta - il Lunario di una volta

“dal tèimp e dill ròbi da fa - del tempo e delle cose da fare”

Il lunario una volta rappresentava, per i contadini e il mondo agricolo, la testimonianza di un'epoca segnata dai ritmi delle stagioni che passavano accompagnati dal lavoro e da esperienze secolari. Era il calendario dei riti del contadino, ricordiamo che le umili azioni degli uomini sono figli della millenaria cultura contadina. Il lunario segna anche i movimenti della Luna e degli altri corpi celesti. Nelle nostre campagne era “calendario”, per misurare lo scorrere dei giorni e le sue feste. Era “almanacco” per raccontarci il tempo che farà. I lunari sono sempre stati come delle piccole enciclopedie della cultura popolare nata dalla trasmissione orale del sapere e che si nutre delle esperienze vissute. Nei lunari si possono trovare ogni tipo di notizie utili e di consigli, proverbi, ricette, modi di dire, lavori del mese, storia locale, curiosità, albe e tramonti e tante informazioni utili per lo scorrere della vita quotidiana.

L'Anno, da un San Martin all’altro.
Per il contadino l’anno iniziava con San Martino, l’undici di novembre e aveva termine il dieci di novembre dell’anno successivo. Ricordiamo che nella cultura contadina sono molto marcate le scadenze e le previsioni dell’annata agraria, si ricordano gli avvenimenti più importanti e ciò che riguarda l’anno religioso.

Comportamenti e previsioni.
Dai detti popolari scaturiscono delle “regole” per previsioni e comportamenti di carattere meteorologico. Poteva capitare che queste “regole” venivano smentite dai fatti, dalle condizioni atmosferiche diverse, ma per il contadino non muta la validità perché ci crede in quanto frutto di esperienze antiche e tramandate, casomai è il tempo che fa quello che vuole..

La luna.
Uno dei punti di riferimento per l’osservazione meteorologica dei contadini era la luna, un proverbio diceva.."ogni giorno ghè na luna, ogni giorno ghe ne impara una”. Su come le lune influivano nel mondo contadino non esistono delle linee di principio, ma si trovano delle indicazioni, nella tradizione orale dei contadini, sulle pratiche del ciclo lunare applicate alle coltivazioni.

Le kalendre.
Si intendono i primi ventiquattro giorni di gennaio e sono considerati degli importanti indicatori del tempo che si avrà per tutto l’anno. Il mondo agricolo trae dalle condizioni meteorologiche delle “kalendre” la previsione dell’andamento climatico per il resto dell’anno.

Estate e inverno.
Tendenzialmente i contadini dividono i giorni dell’anno in due grandi stagioni, “l’istà e l’invern”, il tempo del caldo e il tempo del freddo, “la bela e la bruta stagion”. Praticamente il tempo che consente il lavoro ed il raccolto nei campi veniva
detto “la bela stagion, invece il tempo che non consente condizioni di lavoro veniva detto “’na bruta stagion”.

Si muove.
Secondo il pensiero del contadino, quando il tempo cambia “el se move”, si muove. Di conseguenza ogni cambiamento climatico veniva anticipato con un movimento.. dal vento, dalle nuvole all’orizzonte, da particolari colori della luna, ecc.

Le previsioni meteorologiche.
Le previsioni dei contadini si basavano sull’osservazione e sulla periodicità dei fenomeni atmosferici del loro territorio. Dividevano l’anno in “el fredo e el caldo”, nella prima parte dell’anno la temperatura va dal minimo “(epifania el pi gran fredo che ghe sia), al massimo (S. Lorenzo de la gran calura)”.

Segni.
Nei discorsi dei contadini ci sono delle espressioni che possono spiegare con precisione il significato dei “segni”. gh'è el tempo che segna, il tempo che cambia;
l'è in mossa; oppure, gh'è de la mossa, si intravedono segni di un cambiamento, come la luna in moia, la luna nuova in un periodo umido, zercolo distante o darente, il cerchio di vapori attorno alla luna, i fumi, il comportamento degli animali, lo "stato" degli oggetti ecc. tuttavia il segno vero e proprio è quello astronomico: el tempo el s'ha messo in stela; gh'è le stele fisse; la luna ciara; oppure meteorologico, el vento de S. Matia; l'aqua de Sant'Ana; nibia alta, nibia bassa, ecc.,
le altre indicazioni legate alla previsione del tempo sono solo indicazioni, avvertimenti, anche se comunemente vengono detti “segni”.

Le Quarantine.
La meteorologia compresa in un arco di tempo era detta “quarantia”, quaranta giorni.
Per l’uomo dei campi la quarantia rappresentava una “piccola stagione” con caratteristiche diverse. La loro esatta interpretazione veniva affidata all’esperienza e all’osservazione ma anche i proverbi erano considerati significativi. Le quarantie sono dodici, “le quarantie di S. Urbano e di S. Gallo sono doppie”. Sono elencate seguendo il calendario comune.

1- La quarantia de la zeriola (Candelora), (2 febbraio - 13 marzo),
segna la fine della stagione invernale: a Zeriola de l'inverno semo fora, l'inverno è finito, ma l'aprirsi della buona stagione trova difficoltà per il tempo incerto (tra nugolo e seren).

2- La quarantia de S. Matia, (23 febbraio - 3 aprile),
è determinata dalla prevalenza del vento sugli altri elementi atmosferici: se venta a S. Matia, venta par na quarantia.

3- La quarantia de S. Gregorio, (12 marzo - 18/20 aprile),
praticamente un prolungamento di quella di S. Matia, sempre che si verifichi la coincidenza meteorologica del tri e del dodase marzo, del tre e del dodici: se venta al tri e al dodese.

4- La quarantia dei Quaranta Santi, (11 marzo - 18 aprile),
con predominanza della pioggia e del vento e punte regressive della temperatura: se piove al dì dei Quaranta Santi aqua par altrettanti.

5- La quarantia dei tri aprilanti, (3 aprile - 13 maggio),
può svilupparsi in coincidenza delle quarantine precedenti, ancora in atto: quella dei venti (quarantia de S. Gregorio) e quella della pioggia (quarantia dei Quaranta Santi). Questa influenza si collega e accentua ai fenomeni regressivi della temperatura delle zinquine che attestano un tempo di burrasca. Come i tri aprilanti, quarante de somiglianti.

6- Le do quarantie de Sant'Urban, (15 maggio -24/25 luglio),
con prevalenza regressiva della temperatura nella prima fase, i setoni de maio (7-17-27), detta nell'ultima parte inverno de i cavalieri (secondo e terzo seton), periodo che chiude la prima quarantia de Sant'Urban; con predominio della calura in giugno, seconda quarantia de Sant'Urban, fino al segno de San Joan, Sant'Urban tempo bon par el gran.

7- La quarantia de Sant'Ana, (26 luglio - 2 settembre),
è caratterizzata da "pioggia periodica": l'I (5 agosto); la I, dopo la calura (10 agosto);l'I (15 agosto), oppure I (16 agosto); l'I (25 agosto).

8- La quarantia de S. Gregorion (Gregorio Magno), (3 settembre - 15 ottobre),
detta anche quarantia de la luna settembrina, con l'istadela de S. Michele, e il tempo relativamente secco all'inizio (sete brènte) e piogge intense alla fine (brentòn). Se piove a San Gregoriòn, sete brente e un brentòn.

9- Le do quarantie de S.Gal, (16 ottobre -25 dicembre),
la prima determinata dall'influsso dei "Santi", in particolare da quelli di novembre (Ognisanti, San Colombano, S. Clemente, S. Caterina); la seconda, dalla quarantia de S. Bibiana che, tuttavia, non appare determinante. El tempo de S. Gal dura fin a Nadal.

10- la quarantia de S.Bibiana, (2 dicembre - 20 gennaio),
sottolinea una progressione del freddo, sotto l'influsso di fattori atmosferici che possono portare la neve a San Nicola (6 dicembre) e gran freddo a S. Lucia (13 dicembre). A Santa Luzia el fredo crùzia. A seconda delle coincidenze delle previsioni tra la prima fase delle kalendre (1-12 gennaio) e la seconda (13 -24 gennaio) la quarantia può durare ancora na settimana, cioè fino al 20 gennaio, quando inizia la zinquina prima dei segni de S. Paolo. Se piove a S. Bibiana, piove quaranta di e na settimana.

i Mès adl’Ann - i Mesi dell’Anno

Znàr – Gennaio

Proverbio del mese, in Znàr sà stà ataccà al fuglàr, in Gennaio si sta vicino al focolare. La lòina da Znàr cmè al dè la fa ciàr, la luna di Gennaio come di giorno fa chiaro.

Le lune, con la luna crescente si semina in semenzaio, se il terreno non è gelato si piantano; rose, alberi da frutto, rampicanti e arbusti. Con la luna calante si prepara il terreno per le colture primaverili, potare gli alberi eliminando i rami morti, eseguire le concimazioni di fondo.

Modi di dire, dindona anca la cua dl’às, ma la casca mài,dondola anche la coda dell’asino, ma non cade mai.
Quand piòva pian, as bagna sul l'villan, quando piove piano si bagna solo il contadino.

la quarantia de S. Bibiana, a seconda delle coincidenze delle previsioni tra la prima fase delle kalendre (1-12 gennaio) e la seconda (13 -24 gennaio) la quarantia può durare ancora na settimana, cioè fino al 20 gennaio, quando inizia la zinquina prima dei segni de S. Paolo. Se piove a S. Bibiana, piove quaranta di e na settimana.

Le kalendre, si intendono i primi ventiquattro giorni di gennaio e sono considerati degli importanti indicatori del tempo che si avrà per tutto l’anno. Il mondo agricolo trae dalle condizioni meteorologiche delle “kalendre” la previsione dell’andamento climatico per il resto dell’anno.

I santi e le festività, mese dedicato a Gesù Bambino, par sant'Agnesa la lùserta curra par la sesa, per sant’Agnese (21 Gennaio) la lucertola corre sulle siepi (a causa dei primi accenni del tiepido sole). Par sant’Antoni ancura al dè al sà slonga a mezz'ura, per sant’Antonio (17 Gennaio) il giorno si allunga di mezz'ora. 1° Gennaio Capodanno, 6 Gennaio Epifania solennità e Re Magi, l’Epifania la sàra ill fest in una bancà e fein a Pasqua n’i’a lassa po’ andà, l’Epifania chiude le feste in una sola pancata e non le libera fino a Pasqua.

La ricetta del mese, per Gennaio mese freddo una bella e fumante Pìcula ad Cavall (con l'aglio e il peperone che scaldano) e come dessert i Turtlitt dolci di S. Antonio.

Filastrocca del mese, a Gennaio viene la neve e scende lieve, un pupazzo costruiamo e tante palle ci tiriamo.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
Ianuarius, era sacro a Giano, il dio che proteggeva tutto ciò che si andava ad iniziare, in questo caso il nuovo anno.

Farvàr - Febbraio

Proverbio del mese, Farvàr cùrt cùrt, cativ cmé un tùrch, Febbraio corto corto, cattivo come un turco, corto ma duro da passare.

Le lune, con la luna crescente seminare in semenzaio basilico, melanzana, peperoni, nel frutteto trapiantare e piantare alberi da frutto, semina nei campi di avena e grano. Con la luna calante mettere a dimora in campo aperto cipolle e lattuga, potare e cimare alberi e arbusti, nei campi spargere concime organico per i cereali . Nell’orto raccogliere verza, cavoli, porro e radicchio.

Modi di dire, Dio t’in guàrda da una donna cun la bàrba, Dio ti guardi da una donna con la barba.

La quarantia de la zeriola-Candelora, (2 febbraio - 13 marzo), segna la fine della stagione invernale: a Zeriola de l'inverno semo fora, l'inverno è finito, ma l'aprirsi della buona stagione trova difficoltà per il tempo incerto “tra nugolo e seren”.

I santi e le festività, mese dedicato allo Spirito Santo, 2 Febbraio San Biagio, 11 Febbraio l’Immacolata di Lourdes, 14 Febbraio San Valentino festa degli innamorati.
Par san Biàs as banadissa la gula e al nàs, per san Biagio si benediscono gola e naso.
Par Santa Apullogna la terra la rangogna, per Santa Apollonia la terra brontola.

La ricetta del mese, per Febbraio si propone l'Anguilla in ùmid ala piasintèina .

Filastrocca del mese, a Febbraio c'è Carnevale io mi vesto da animale, tu da Arlecchino e poi facciamo un bell'inchino.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi. Februarius, il suo nome deriva da februa, le feste della purificazione.

Màrz - Marzo

Proverbio del mese, Màrz sùtt bon par tùtt, Marzo asciutto buono per tutto, propizio per le colture.

Le lune, le giornate si sono allungate vistosamente, con la luna crescente ultimare la potatura degli alberi da frutto e delle vigne. Con la luna calante pettinare i prati con erpici trainati da cavalli. Un detto popolare precisava che le rane andavano consumate nei mesi il cui nome contiene un'erre:

Modi di dire, chi g’ha pegur da cùrà g’ha rugna da grattà, chi ha pecore da curare, ha delle rogne da grattare.

La quarantia de S. Matia, (23 febbraio - 3 aprile), è determinata dalla prevalenza del vento sugli altri elementi atmosferici: se venta a San Matia, venta par na quarantia.

I santi e le festività, mese dedicato a San Giuseppe, 8 Marzo San Giovanni e festa delle donne, 19 Marzo San Giuseppe. Par San Giùsepp tira via al prett dal lett, per San Giuseppe togli lo scaldino dal letto.

La ricetta del mese, per Marzo con il risveglio della natura il Ris e Vartis
o l'asparagina e dopo le piogge marzoline si incominciano a trovare le Lùmaghi in ùmid .

Filastrocca del mese, a Marzo suonano le campane e noi stiamo a casa una settimana, la Pasqua è arrivata e mangiamo le uova al cioccolato.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
Martius, era sacro a Marte, dio della guerra.

April – Aprile

Proverbio del mese, April n’ha trenta, s’in ‘in piuiss trintòin an sarev màal pr’ansòin, Aprile ne ha trenta, se piovesse per trentuno non sarebbe male per nessuno.

Le lune, questo è il mese che la campagna esige dei lavori urgenti, con luna crescente preparare il terreno per le semine di granturco, meloni, pomodori, zucche, mettere a dimora le piante di ulivo. Con la luna calante, concimare i frutteti, mettere a dimora cipolle, lattuga e spinaci, rinvasare i gerani.

Modi di dire, chi g’ha una bella dotta, l’as marida anca s’l’è soppa, chi ha una bella dote, si sposa anche se zoppa.

La quarantia de S. Gregorio, (12 marzo - 18/20 aprile), praticamente un prolungamento di quella di S. Matia, sempre che si verifichi la coincidenza meteorologica del tri e del dodase marzo, del tre e del dodici: se venta al tri e al dodese.

I santi e le festività, mese dedicato alla Divina Misericordia, si festeggia San Francesco, San Giorgio e San Marco. Ca vò bona gallètta par San Zorz sùbit la mettà; chi la vò bona e cumpi a San Zorz l’ha da nassì, chi vuol fare buoni bozzoli, li metta subito a San Giorgio; chi li vuole buoni e compiuti a San Giorgio devono essere già nati.

La ricetta del mese, per Aprile mese pasquale Agnel ala piasintèina e come dessert
al bùslan o ciambella.

Filastrocca del mese, ad Aprile è già primavera e si fa festa da mattina a sera.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
Aprilis, era sacro a Venere, ed era così chiamato perché in questo mese la natura si apre alla fioritura e alla nuova vita.

Magg’ - Maggio

Proverbio del mese, a Magg’ dasmeintgat màai dla legna e dal fùrmai, a Maggio non dimenticarti mai della legna e del formaggio.

Le lune, a maggio si iniziava l’allevamento dei bachi da seta, si raccoglie “il maggengo”, fieno del primo taglio. Con luna crescente si semina il sorgo, peperoni, angurie, fagiolini. Con luna calante, eseguire gli innesti, cimare meloni e angurie, nel prato tagliare le erbe, raccogliere le fragole, ciliegie, asparago, rucola , piselli.

Modi di dire, chi ha rùbà la vacca, pò robà ‘l videll, chi ha rubato la vacca, può rubare anche il vitello.

La quarantia dei tri aprilanti, (3 aprile - 13 maggio), può svilupparsi in coincidenza delle quarantine precedenti, ancora in atto: quella dei venti (quarantia de S. Gregorio) e quella della pioggia (quarantia dei Quaranta Santi). Questa influenza si collega e accentua ai fenomeni regressivi della temperatura delle zinquine che attestano un tempo di burrasca. Come i tri aprilanti, quarante de somiglianti.

I santi e le festività, mese dedicato a Maria Santissima, si festeggia Santa Rita e la prima apparizione di Fatima. Par San Barnadein cassa la spiga al grand e al piccein,
il giorno di San Bernardino mette la spiga alto e piccolo.

La ricetta del mese, a Maggio ottimo la Bomba ad Ris cui Pissòn e la salsiccia.

Filastrocca del mese, a Maggio ritornano i rondinini e fanno felici tutti i bambini.

I mesi del calendario degli antichi Romani, da cui derivano i mesi in uso oggi.
Maius, era sacro a Maia, dea della vegetazione.

Giùn - Giugno

Proverbio del mese, a Giùgn, vèra al pùgn, a Giugno apri il pugno, ormai è estate e ci si può spogliare.

Le lune, nelle risaie ferve il lavoro di trapianto, con luna crescente raccogliere le piante officinali da essiccare, seminare il miglio e grano saraceno. Con luna calante, innestare l’olivo, diradare i grappoli di vite, raccogliere la frutta del mese per fare le marmellate.

Modi di dire, morta la bisia n’as sùssa po’ d’mel, morta l’ape non si succhia più miele.

La prima quarantia de Sant'Urban, (15 maggio -24/25 luglio), con prevalenza regressiva della temperatura nella prima fase, i setoni de maio (7 / 17 / 27), detta nell'ultima parte inverno de i cavalieri (secondo e terzo seton), periodo che chiude la prima quarantia de Sant'Urban.

I santi e le festività, mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, si festeggia San Giovanni, Sant’Antonio da Padova. Cma fa al dè ad San Giuànn, farà tùtt e dè dl’ann,
come sarà il tempo il di a San Giovanni saranno tutti i giorni dell’anno.

La ricetta del mese, a Giugno con i primi caldi la carne bianca e delicata del
Cunili ala Piasintèina
, molto indicati sono i Turteil cun la Cuà con le erbette appena raccolte.

Filastrocca del mese, le ciliegie di Giugno ne mangiamo un bel pugno, con la scuola che finisce ogni bambino gioisce.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
Iunius, era sacro a Giunone, dea della prosperità.

Lùi - Luglio

Proverbio del mese, a Lùi la tera la bui, a Luglio la terra bolle, è ardente per la calura.

Le lune, in campagna una volta alcuni lavori assumevano un rito sacro, ricordiamo il momento della trebbia del grano, con luna crescente seminare fagioli, zucchine, piante da fiori, crisantemi. Con luna calante, semina tardiva di grano saraceno, finocchio, catalogna raccogliere mele, pere, susine, melanzane, peperoni, pomodori per la salsa.

Modi di dire, duv gh’è ‘furmài curra i ratt, dove c’è formaggio corrono i topi.

La seconda quarantia de Sant'Urban, (15 maggio -24/25 luglio), con predominio della calura in giugno, seconda quarantia de Sant'Urban, fino al segno de San Joan, Sant'Urban tempo bon par el gran.

I santi e le festività, mese dedicato al preziosissimo sangue di Gesù, si festeggia San Tommaso evangelista, Santa Brigida. Par Sant’Antunein an gh’è né pan né vein vein
per Sant’Antonino non c’è più pane né vino, sono finite le scorte.

La ricetta del mese, a Luglio nell'orto ci sono i borlotti e allora zù coi Pisarèi e Fasò .

Filastrocca del mese, a Luglio con il mare tanti giochi si possono fare, con secchio e paletta facciamo una casetta.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
Quintilis, era il quinto mese dell'antico calendario, divenne poi Iulius in onore di Giulio Cesare.

Agust - Agosto

Proverbio del mese, sa va bein al mez d’agust, tùtt ill cos is mett’n a post, se va bene ad Agosto, tutte le cose si mettono a posto.

Le lune, mese tranquillo per i campi dopo aver finito la trebbiatura, con luna crescente si raccolgono le angurie e i meloni, con luna calante semine tardive e raccolta segale e avena, uve da tavola mandorle, fichi.

Modi di dire, duttur e pumdaterra, fann i frùtt sutt terra, medici e patate danno frutti sotto terra.

La quarantia de Sant'Ana, (26 luglio - 2 settembre), è caratterizzata da "pioggia periodica": l'I (5 agosto); la I, dopo la calura (10 agosto);l'I (15 agosto), oppure I (16 agosto); l'I (25 agosto).

I santi e le festività, mese dedicato a Dio Padre, si festeggia San Domenico, Assunzione della Beata Vergine Maria, San Bartolomeo. A la Madona d’agust l’anra l’è bona da mètt a rost, alla Madonna d’agosto l’anatra è pronta per l’arrosto.

La ricetta del mese, per Agosto ottima la Burtleina con i salumi e formaggi nostrani e la favolosa Torta con i Fichi di Albarola.

Filastrocca del mese, Agosto in campagna per il caldo ci si lagna, tutti in cercano uno stagno per fare il bagno.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
Sextilis, era il sesto mese dell'antico calendario, divenne poi Augustus in onore di Augusto.

Steimbar – Settembre

Proverbio del mese, al mes settembrein l’è al mes dal bon vein, il mese settembrino è il mese del buon vino.

Le lune, le corti si animavano per scartocciare le pannocchie di granoturco, con luna crescente mettere a dimora finocchi, cavoli, cavolfiori, catalogna, con luna calante eseguire la cimatura delle viti, ricoverare in vaso le piante più delicate, raccogliere i girasoli, grano saraceno, uve da tavola.

Modi di dire, Dio t’in guarda d’un piòcc’ arfatt, Dio ti guardi da un povero che si è arricchito.

La quarantia de S. Gregorion (Gregorio Magno), (3 settembre - 15 ottobre), detta anche quarantia de la luna settembrina, con l'istadela de S. Michele, e il tempo relativamente secco all'inizio (sete brènte) e piogge intense alla fine (brentòn). Se piove a San Gregoriòn, sete brente e un brentòn.

I santi e le festività, mese dedicato agli Angeli, San Matteo e San Pio da Pietralcina, dop cull ad San Matté an sa vèda po’ ad bei dé, dopo quello di San Matteo non si vedono più belle giornate, inizia l’autunno.

La ricetta del mese, per Settembre mese di vendemmia, si raccoglie anche il mais e perciò consigliamo la Puleinta e Graséi mangiata con qualsiasi condimento, come dessert vi invitiamo a provare al Mùst Cot .

Filastrocca del mese, a Settembre facciamo il vino e ne beviamo un bicchierino, a scuola ritorniam e con i compiti ricominciam.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
September, era così chiamato perché anticamente era il settimo mese dell'anno, in onore di "Giove" si celebrava la festa dell'Epulum Louis.

Uttubar - Ottobre

Proverbio del mese, a San Simon e Giùda chi n’ha summà lùdla, a San Simone chi non ha seminato si dispera, perché è tardi.

Le lune, si preparavano le botti, si ritornava a scuola, iniziava la raccolta del riso, con luna crescente seminare l’orzo, impianto e trapianto di piccoli frutti, con luna calante raccogliere il sorgo e il mais da granella , raccogliere frutti da conservare (mele, pere, castagne,ecc), nell’orto raccogliere la verdura da conservare, concimare i terreni con letame.

Modi di dire, disgrassia ad pegura, furtòina ad luv, disgrazia della pecora, fortuna per il lupo.

La prima quarantia de San Gal, (16 ottobre -25 dicembre),
la prima è determinata dall'influsso dei "Santi", in particolare da quelli di novembre (Ognisanti, San Colombano, S. Clemente, S. Caterina).

I santi e le festività, mese dedicato al Santo Rosario, si festeggia San Francesco, don Carlo Gnocchi, San Fiurenz l’è bon pr’il sumeinz, San Fiorenzo (ottobre) è buono per le sementi.

La ricetta del mese, in Ottobre mese di funghi, cacciagione e castagne potremmo proporre Maccheron a ra Bubbieiza con sugo ai funghi o di lepre e come dessert consigliamo la tipica Patòna.

Filastrocca del mese, ad Ottobre vado nel bosco ed ogni fungo conosco, per Halloween mi travesto faccio scherzi e scappo lesto.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
October, anticamente era l'ottavo mese dell'anno, in onore del dio delle fonti "Fons" si celebrava la festa della fontinalia.

Nuveimbar - Novembre

Proverbio del mese, San Niculò al tira la nev in cò, San Nicolò porta con sé la neve,
(a dicembre).

Le lune, San Martino mesi dei traslochi, si creavano nuove amicizie nuovi sopranomi e nuovi amori, con luna crescente semina del grano, raccolta di castagne, mele e verdure, con luna calante raccogliere le foglie nel frutteto, effettuare trapianti e raccogliere le olive.

Modi di dire, prima canta al gall e po la galeina ma quand canta la galeina tàs al gal, prima canta il gallo e poi la gallina, ma quando questa canta il gallo tace.

La seconda quarantia de San Gal, (16 ottobre -25 dicembre), la seconda, dalla quarantia de S. Bibiana che, tuttavia, non appare determinante. El tempo de S. Gal dura fin a Nadal.

I santi e le festività, mese dedicato alle Anime dei Defunti, festa di tutti i Santi, Santa Cecilia, al dé di Santa s mangia l’oca, il giorno di ognissanti si mangia l’oca, (in uso una volta a novembre).

La ricetta del mese, per Novembre as massa al gògn (si uccide il maiale ai primi freddi) e quindi è ottima la Cupa Arrost con polenta e ciccioli.

Filastrocca del mese, a Novembre a casa mia tutte le foglie volan via, torna il freddo birbone e mettiamo il maglione.

I mesi del calendario degli antichi Romani,da cui derivano i mesi in uso oggi.
November, era, nell'antico calendario, il nono mese dell'anno.

Dzeimbar - Dicembre

Proverbio del mese, quand as sùda par Nadal, a Pasqua as trèmla miga màl, quando si suda per Natale, si trema per il freddo a Pasqua.

Le lune, l’arrivo di Santa Lucia provocava fermento e tante aspettative nelle corti, con luna crescente seminare il grano, piantare i ceppi di rose, raccogliere i cavoli, con luna calante raccolta olive, innestare, preparare il terreno per le piantagioni primaverili.

Modi di dire, Quand al sul al turna indrè ad man matein ghè l'acqua in pè,
se il sole torna indietro, (risbuca dalle nuvole prima di tramonto), domattina pioverà.

la 2 parte quarantia de S.Bibiana, (2 dicembre - 20 gennaio), sottolinea una progressione del freddo, sotto l'influsso di fattori atmosferici che possono portare la neve a San Nicola (6 dicembre) e gran freddo a S. Lucia (13 dicembre). A Santa Luzia el fredo crùzia.

I santi e le festività, mese dedicato all’Immacolata e al Santo Natale, Santa Lùzia, la giurnà po’ cùrta c’ag sia, Santa Lucia, il dì più corto che ci sia, (13 dicembre).

La ricetta del mese, per Dicembre il meglio della cucina piacentina, gli Anvëin con ripieno di stracotto e cotti nel brodo in terza cioè fatto con le tre carni (cappone o gallina, maiale, e manzo) e perciò si mangiano anche i bolliti con le varie salse rosse o verdi, noi consigliamo la tipica ajà, per dessert ottimo il Salam ad Cicùlèt .

Filastrocca del mese, a Dicembre è Natale ed io sogno di volare sulla slitta con la nebbia fitta fitta.

I mesi del calendario degli antichi Romani, da cui derivano i mesi in uso oggi.
December, era il decimo mese dell'anno nell'antico calendario, in onore del dio "Saturno" si festeggiavano le Saturnali dal 17 al 23 Dicembre.