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gli Oratori di Groppallo

“di claudio gallini”

Prefazione di don Gianrico Fornasari.
Gli oratori di Groppallo, una lettura stimolante e provocatoria perché gli oratori sono la vera struttura, L’oratorio, il punto di riferimento e di catechesi delle frazioni, punto d’incontro e d’identità. La parrocchia là sul Castellaro col cimitero, era ed è l’unità e la grande Famiglia groppallina. L’oratorio era ed è la diversa articolazione viva della parrocchia. L’oratorio era il “paese” con le sue tradizioni religiose; il mese di maggio celebrato direttamente dalle famiglie, la catechesi con i responsabili dell’insegnamento, la sagra tipica, gli incontri di preghiera, la Casa delle frazioni.
L’oratorio era ed è ancora il “ricordo caro”, la “memoria” degli emigranti. Questo libro storico-ambientale è un lavoro straordinario che colma un vuoto; tutti i groppallini da ogni parte del mondo hanno il loro Libro di Storia scritto con competenza, con matura ricerca e specialmente con caloroso affetto da Claudio Gallini. Solo il suo cocciuto entusiasmo, il suo scartabellare meticoloso negli archivi diocesani, la ricerca appassionata poteva produrre questa Storia di Groppallo. A noi Groppallini saperlo valutare, leggerlo col cuore, “studiarlo”. E’ il nostro libro di storia, e che storia! Grazie Claudio per questo prezioso dono.


costruzione antica chiesa a Groppallo 1912

Il comprensorio parrocchiale di Groppallo, possiede un incommensurabile patrimonio artistico e architettonico, decretato anche dalla presenza sul territorio di numerosi oratori dislocati in questa porzione di alta val Nure a cavallo del rio Lavaiana. Ognuno di questi sacelli, oltre a tramandare una fede radicata nel tempo, ha una propria storia, vasta da riportare in questa sede, ma che comunque meriterebbe una particolare attenzione e sensibilità dalle amministrazioni locali e dagli organi preposti alla custodia dei beni artistici, quali sono queste preziose strutture.
Alcuni di questi edifici, risalgono addirittura al XVI sec. come ad esempio l’oratorio di “Santa Maria Maddalena” di Groppazzolo, unico della zona ad avere un vero e proprio campanile, una volta utilizzato come torre di avvistamento data la notevole visuale verso sud sulla val Lavaiana.
L’oratorio di Coletta, intitolato alla “Visitazione di Maria ad Elisabetta” insieme a quello di Comineto, devoto a “S. Michele Arcangelo”, furono invece edificati attorno al XVII secolo e la loro storia è strettamente legata alla “Via degli Abati”: un antico percorso che conduceva i monaci dal monastero di Bobbio fino a Pontremoli attraverso gli Appennini, per poi congiungersi con la più nota Via Francigena.
Anche se non confermato, l’oratorio di Banzolo, ricostruito nel 1631, sembrerebbe avere stretti legami con il percorso “Bobbio – Pontremoli” appena citato, e risulterebbe esser stato in passato un ospizio di proprietà dei monaci del monastero di San Colombano a Bobbio. Quello che è certo è che la sua devozione a “S. Rocco” è un dono per la fine della peste del 1600.
Altri importanti oratori, risalenti bensì al XVIII secolo, sono quello di Pometo, dedicato a “Santa Rita da Cascia”, quello di Roncolo, intitolato a “Santa Teresa d’Avila” e proprietà della famiglia Bruzzi, l’oratorio di “S. Agostino” a Poggio, l’oratorio di Costabiancona devoto a “Maria Bambina” e quello di Mangiarosto intitolato a “San Girolamo Emiliani”.
L’insieme di queste costruzioni, con altre non qui citate come ad es. gli oratori dei Frè e Strarivo o la torre di Selva, costituisce un’importante ricchezza del nostro territorio montano valnurese, e sarebbe un sacrilegio permettere che il tempo le logori mestamente oltre a rimanere sconosciute.
Nel 2003 era partita un’interessante iniziativa della Provincia di Piacenza denominata “itinerari della fede” con lo scopo di far conoscere, attraverso escursioni estive, la storia di queste chiesette, e quindi far conoscere i nostri luoghi, con una spinta turistica rilevante.
Per il rilancio del nostro territorio, sarebbe importante riprendere mano a questo bellissimo progetto che porterebbe, attraverso percorsi culturali, un accrescimento della sensibilità verso queste costruzioni, che proteggono al loro interno, preziosità non indifferenti, da salvaguardare. (edizioni LIR , Piacenza 2013).

Gli oratori di Groppallo.
La stesura di questo capitolo è volta ad affrontare l’aspetto più storico degli oratori di Groppallo, attraverso l’analisi dei verbali di visita pastorale che partono dal 1579 e arrivano fino agli esordi del secolo scorso. Questo studio minuzioso, tuttavia, ha cercato di non entrare troppo nello specifico delle descrizioni architettoniche, che ahimè il più delle volte sono vincolate all’utilizzo di un linguaggio troppo tecnico e quasi incomprensibile per molti, per dare spazio a quelle notizie storiche che vanno invece ad arricchire non solo l’oratorio in sé ma tutto il borgo cui appartiene. La parrocchia di Groppallo conta oggi dodici oratori dislocati sulla propria area di competenza, ma in questa ricerca si è voluto prendere in considerazione anche le cappelle che attualmente non esistono più o che comunque non appartengono più alla parrocchia di Groppallo come accade, ad esempio, per Pradello. L’elevata presenza di materiale fotografico permette al lettore un approccio personale dal punto di vista estetico e architettonico lasciando un piccolo senso d’incompiuto che vuole essere l’anello mancante per stimolare la visita a ognuno di questi sacelli, attraverso un percorso turistico atto alla conoscenza di un territorio quasi sconosciuto ai piacentini, la val Lavaiana. I vari oratori sono di seguito riportati in ordine alfabetico.

Oratorio di Banzolo
Oratorio di Boli
Oratorio di Bruzzetti
Oratorio di Coletta
Oratorio di Comineto
Oratorio di Costabiancona
Oratorio di Groppazzolo
Oratorio de I Fré
Oratorio di Mangiarosto
Oratorio di Poggio
Oratorio di Pometo
Oratorio di Pradello
Oratorio di Predalbora
Oratorio di Roncolo
Oratorio di Selva (sant’Antonino)
Oratorio di Selva (san Domenico)
Oratorio di Strarivo
Oratorio di Tornara


veduta panoramica del 1961

Nota.
Lo studio, oggetto di questo libro, ha lo scopo di valorizzare e far scoprire dei preziosi luoghi di fede, ignorati ai più, collocati secondo una precisa logica nel vasto comprensorio parrocchiale di Groppallo. Attraverso l’analisi di oltre settecento pagine di visite pastorali, che coprono diversi secoli di storia della nostra Chiesa, mi sono cimentato nella traduzione e nella trascrizione d’innumerevoli verbali e annotazioni, eseguite dai numerosi canonici che si sono susseguiti, nel corso degli anni, sul territorio diocesano e naturalmente nel distretto groppallino. Le relazioni prese in esame, disponibili presso l’Archivio Diocesano di Piacenza e scritte integralmente in latino hanno richiesto molti mesi di studio. Groppallo, con la sua parrocchia, affonda le proprie radici in epoche molto lontane e con essa la storia del suo popolo, legato fortemente alla fede. A dimostrazione di tutto ciò abbiamo ancora oggi, a distanza anche di mezzo millennio, dei preziosissimi oratori, o cappelle, che testimoniano il profondo legame cristiano del luogo. Questo volume è dedicato a tutti coloro che amano Groppallo, la sua valle, la sua gente, la sua terra. Claudio Gallini.