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la Ditta Micheli

di Valeria Poli


Il ruolo delle aziende di prefabbricati nella città di Piacenza. La produzione liberty a Piacenza è una produzione che, configurandosi per lo più come un intervento sull’esistente, è giudicabile a livello formale verificando quella dicotomia tra interno ed esterno, tra forma e funzione, nell’ambito della quale le scelte sono dettate dalla differente cultura alla base della formazione di architetti e ingegneri accomunati però dalla ricerca sulle potenzialità espressive dei materiali grazie all’adozione di un patrimonio decorativo non necessariamente tradizionale.


Gli interventi, limitandosi spesso alla sola facciata, vengono richiesti spesso dalla ditte stesse che forniscono le cornici marcapiano, i cornicioni, i balconi e le ricche cimase delle finestre arrivando al ridisegno di ogni particolare decorativo fedeli al motto di Muthesius “dal cucchiaio alla città”. Sono infatti il ferro e il cemento ad essere i protagonisti sia a livello di sistema costruttivo, in cemento armato, sia a livello decorativo dove in particolare l’uso del cemento si piega alle nuove esigenze rappresentative simulando materiali e tecniche di lavorazione tradizionale. Questo tipo di lavorazione vedrà attive le ditte “Paolo Ferrari capo mastro lavori in cemento” e la “Fabbrica lavori in cemento con beole & graniti dei f.lli Micheli”. Le fonti documentarie, per la ricostruzione dell’attività delle ditte di prefabbricati per l’edilizia, sono costituite dalle concessioni edilizie, rilasciate dal Comune di Piacenza agli inizi del XX secolo, e dagli studi condotti sull’industrializzazione a Piacenza che hanno permesso di poter disporre dell’anagrafe delle società piacentine dal 1860 al 1940. Nella maggior parte dei casi, infatti, la richiesta di concessione edilizia, limitandosi ad un intervento di modifica degli elementi decorativi, era presentata per conto del proprietario proprio dalla ditta di fornitura del materiale.

Le prime notizie della ditta dei fratelli Micheli potrebbe essere la partecipazione, nel 1886, alla Esposizione piacentina di bestiami, macchine, attrezzi rusticani e sostanze alimentari, indicata come attiva nella produzione di laterizi. Dal 1887 la ditta viene indicata nella guida del 1887 alla quale poi, dal 1905-1906, si aggiungono la ditta Paolo Ferrari fuori porta San Lazzaro e la ditta Monti e figli fuori porta San Raimondo. Nel 1908, in occasione del diploma d’onore ottenuto dalla ditta Micheli all’Esposizione industriale piacentina, risulta attiva nella produzione di lavori in cemento e, in occasione della partecipazione alla fiera esposizione di Tripoli del 1930, come ditta di produzione di mattonelle. La ditta “fratelli Micheli”, con sede fuori porta San Lazzaro nell’attuale via Colombo, risulta presente nell’anagrafe delle aziende piacentine dal 1898 al 1923 anche se, lo spoglio delle concessioni edilizie testimoniano l’attività almeno fino al 1939.


la ditta f.lli Micheli con sede fuori porta s. lazzaro, oggi via colombo

Oltre allo spoglio delle concessioni edilizie, è di fondamentale importanza il materiale pubblicitario prodotto dalla ditta presso collezionisti privati. Il catalogo del 1903, fornisce interessanti “saggi di disegni policromi artistici a colori pietrificati inalterabili” precisando che “si accetta qualsiasi ordinazione di tali lavori per decorazione di pavimenti artistici e di lusso e per decorazioni policrome esterne degli edifici e anche in luogo e posto di affreschi esposti alle intemperie”. Le decorazioni in cemento spaziano dal repertorio classicista, liberty e déco di ascendenza futurista come testimoniato dai alcuni dei più impegnativi cantieri.