penna

il Ritratto di Nap

Nel 1968 gestivo il negozio di via Garibaldi 93, dopo il periodo di marina (14 mesi), imbarcato sulle petroliere Texaco. Di là dalla strada c’era l’antiquario Agatino Singarella con il quale condividevo la passione per l’arte e l’antiquariato. Spesso mi recavo con lui la domenica alla ricerca di pezzi interessanti visitando rigattieri, sacrestie e privati nelle zone di Cremona, Brescia, Bergamo. Agatino iniziava a sperimentare la sua pittura sulle tavole di truciolato, modellando i dipinti che poi venivano raschiati con una lametta. Anche il fratello Paolo iniziava a dipingere, in prevalenza soggetti femminili trecenteschi; in seguito aprì uno studio nella stessa via.


Il vicino Bar Angelo era frequentato dagli artisti della zona; Sichel, Rolando, Grassi, Cinello, Romano e il maestro Luigi Martino. Da poco era venuto ad abitare sopra il mio negozio Romano Tagliaferri. Occupava l’appartamento abitato in precedenza dalla mia famiglia. Il Tinu e Nello Vegezzi venivano ogni tanto a scambiare quattro chiacchere prima della sosta al Bar. In quel periodo mio padre ricevette la richiesta, dagli Hotel Agip, di un TV 15” facile da riparare dal personale, senza l'intervento del tecnico. Nel laboratorio del mio negozio iniziai a progettarlo usando il sistema delle schede intercambiabili già usato sulle navi. Si trattava di riportare su quattro schede gli schemi TV eliminando connessioni volanti. Dopo un anno al tecnigrafo riuscii a realizzare le schede senza fili.


Romano veniva spesso a trovarmi; ci scambiavamo idee, fantasie artistiche e tecniche. Anch’io lo andavo a trovare nell’Altana di piazza Duomo dove spesso incontravo Rolando e Cinello. Romano un giorno entrò in negozio; affascinato dalla costruzione della Tv a schede me ne prenotò una che dopo qualche tempo gli consegnai. Il giorno seguente entra intenzionato a farmi un ritratto volante con biro e pennarello su carta che gli fornii. Diventai un personaggio del trecento fra allegorie di mele, fiori e riferimenti alieni cari a Romano che spesso dipingeva nei suoi quadri.


Questo ritratto lo conservo con nostalgia in ricordo di quei tempi passati, dove si lavorava e creava con passione a contatto con quel gruppo di artisti che oggi ricordiamo con le loro opere. (Napoleone Benedetti).

Pensiero fantastico scritto sul retro del quadro che mi dedicò:
"..Battaglie Spaziali; al carissimo amico cin stima e Arf Arf e Augh!! Al dì delle nuvole, veritiero preavviso di tempeste, io sottoscritto Carro Solare trascino fasci di nuvole. Romano 20-03-1972..".