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Alseno – Alsen


stemma del comune

La storia.
Lungo la via Emilia e a circa 25 km. da Piacenza troviamo Alseno, Alsen in dialetto locale. Le origini risalgono intorno al 1180, quando i piacentini Siclerio dell’Andito (Landi) e Savino Videdomino fecero costruire una fortezza per contenere le numerose scorrerie che i parmigiani effettuavano nel loro territorio, la fortezza venne più volte distrutta e poi ricostruita nel corso della sua storia. Questa zona divenne un feudo dei Landi che, con periodi alterni (nel 1405 appartenne ai Visconti), tennero il possesso del castello fino all’ottocento, quando passò sotto il dominio di Sforza Fogliani in seguito al matrimonio della marchesa Ottavia Landi con il duca Federico Sforza Fogliani. Nel 1924 la duchessa Clelia Sforza Fogliani donò al comune la Fortezza che attualmente ospita l’asilo parrocchiale. L’edificio presenta tutt’ora le caratteristiche del maniero: ha una pianta quadrangolare con gli angoli orientati ai punti cardinali, le mura presentano numerose feritoie. Internamente in mattoni a vista ed è situato su un cortile dove si aprono due portici e l’ingresso è orientato a sud-ovest. Nell’interno troviamo una piccola cappella con stucchi settecenteschi, invece esternamente è circondato da una vasta area tenuta a prato. Il comune di Alseno è conosciuto in particolar modo, oltre che per il castello e la chiesa di San Martino, perché accoglie nel suo territorio l’Abbazia Cistercense di Chiaravalle della Colomba, tra le più conosciute della regione. L’abbazia Cistercense fu eretta dai monaci dal 1145 a cui appartenne (tranne che nel periodo napoleonico), venne rasa al suolo, nella metà del XIII secolo, da Federico II di Hohenstaufen, da ricordare che dal 1976 è diventata proprietà dello stato. Alseno è meta di un consistente flusso di turisti, diretti in modo particolare all’abbazia di Chiaravalle, è anche frequentata per lavoro, grazie alla presenza in zona di parecchi insediamenti industriali, questi consentono un discreto assorbimento di manodopera dai vicini centri. A parte la festa del Santo Patrono, San Martino, che si celebra l’11 novembre, i suoi contatti con i comuni vicini sono limitati, poiché mancano quei tradizionali appuntamenti fieristici o religiosi, che altrove sono occasione di richiamo per visitatori. Il comune di Alseno situato a 79 metri sul livello del mare, è un piccolo centro di circa 5000 abitanti ed è attraversato dalla via Emilia , si tratta di un centro di antiche origini che oltre alle tradizionali attività agricole ha visto crescere anche il tessuto industriale. Gli abitanti, (detti alsenesi), sono concentrati in prevalenza nel capoluogo comunale e, in minor misura nelle varie frazioni ed in numerose case sparse nel territorio. Quattro sono le sue principali frazioni; Chiaravalle della Colomba, Lusurasco, Castelnuovo Fogliani e Cortina. Probabilmente il suo antico nome era “Senum”, dovuto alla sua posizione sinuosa, da cui Seno ed oggi Alseno. Ricordiamo anche che nel territorio comunale di Alseno si trova l’affascinante borgo medioevale di Castelnuovo Fogliani, anche il borgo ha seguito le vicende del suo castello medioevale, dopo ripetuti cambi di proprietà fu donato dalla moglie del marchese Pallavicino da Parma alla Santa Sede, che a sua volta vi aprì una sezione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Villa Oppi presso Castelnuovo Fogliani e gli edifici che compongono l’Abbazia di Chiaravalle contribuiscono ad arricchire notevolmente il patrimonio storico locale.

Varie.
Per la mancanza sul posto di una stazione di Carabinieri, il sindaco, in caso di necessità, riveste anche la funzione di autorità di pubblica sicurezza. Da evidenziare che, grazie alla sua felice posizione geografica, l’economia locale agricola è parecchio sviluppata, in particolare, si coltivano frumento, ortaggi, viti, frutteti e foraggi, inoltre è diffuso l’allevamento di bovini e suini. Per la parte industriale notiamo aziende del comparto alimentare, (lavorazione lattiero-casearia e conservazione della frutta), metallurgico, imprese edili e di calzature. Le strutture ricettive offrono la possibilità di soggiorno. Per eventuali altre necessità bisogna rivolgersi nei centri urbani vicini.

Lo stemma.
Concesso da un decreto del Presidente della Repubblica; su di uno sfondo verde sono evidenziate tre torri merlate di color argento, di cui la centrale coperta da due pastorali abbaziali d’oro. In alto sullo scudo la prima sezione è azzurra, cuneata doro, la seconda sezione con sfondo rosso, si compone di tre pali d’argento con una fascia, anch’essa d’argento.

La leggenda.
La magnifica abbazia di Chiaravalle della Colomba venne fondata nel 1135 da San Bernardo. Intorno alle sue origini e al suo nome è nata una leggenda molto interessante. Si dice che quando arrivò San Bernardo dalla Francia per edificare le due Abbazie di Chiaravalle Milanese e Chiaravalle Piacentino, inizialmente avesse scelto come luogo per edificare la seconda Chiaravalle un’altra frazione di Alseno, Carretto. Si narra che il Santo aveva piantato dei rami di ulivo per evidenziarne i confini per la costruzione, ma la leggenda dice che una colomba bianca raccolse uno dei ramoscelli e lo depositò a Chiaravalle. San Bernardo considerò questo episodio come un segno giunto dal Signore, quindi stabilì di edificare l’Abbazia nel punto indicato dalla colomba. Per molti l’Abbazia di Chiaravalle, zona bonificata proprio dall’opera dei monaci, fu un preciso luogo di riferimento di tutti i fedeli delle zone circostanti. E’ sempre stata un’antica usanza stendere un manto di petali, per ringraziare la Madonna, dopo aver ricevuto qualche grazia. Questa tradizione è in uso ancora oggi, infatti il giorno del Corpus Domini i monaci stendono un tappeto di fiori come ringraziamento per il fatto di essere ritornati nel convento nel 1937, dopo che Napoleone nel 1805 lo sequestrò.

Contatti.
Comune di Alseno, tel. 0523-945511
mail; comune.alseno@sintranet.it



Chiaravalle - la processione del corpus domini


Alseno - la via roma nel 1958