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Museo per la Fotografia e la Comunicazione Visiva

“Spazio Campi a Piacenza”
In una città ricca di storia e di cultura come Piacenza nasce e viene inaugurato il giorno 8 di ottobre 2011 “Spazio Campi”. Tutto questo si deve grazie all’impegno, alla tenacia e alla volontà di Maurizio Cavalloni che è l’erede dello studio fotografico Gianni Croce di Piacenza e dell’annesso archivio, nonché il fondatore del “Museo per la fotografia e la comunicazione visiva di Piacenza”. Questa nuova area espositiva denominata “Spazio Campi” nasce con la volontà di ospitare mostre fotografiche e di comunicazione visiva, altro scopo del museo è quello di raccogliere, catalogare e quindi salvaguardare l’ingente patrimonio di immagini attinente la città e la nostra provincia evitandone la dispersione e garantendone l’usufrutto alla collettività. Accanto alla nascita di un archivio informatizzato si è provveduto ad allestire una sezione espositiva permanente denominata “Spazio Campi, in via Garibaldi 63”, che accoglierà mostre sui principali fondi fotografici depositati presso il Museo, nonché sperimentazioni nel campo della fotografia e dell’arte di interesse nazionale.

Fondi fotografici depositati.
Nel Museo troveranno collocazione lastre, negativi, stampe, cartoline e documentazioni relative ai principali studi fotografici succedutisi a Piacenza, nonché archivi fotografici messi a disposizione da privati cittadini.
Il Museo attualmente accoglie alcuni fondi fotografici, ricordiamo. Gianni Croce, fratelli Eugenio ed Erminio Manzotti, Gino Manzotti, Franco Pantaleoni, Roberto Berti, Azelio Fabrizi, Gianfranco Scognamiglio, Piero Benzi (Pierfoto), Domenico Antro, Renata Scaramuzza, Giuseppe Lorenzon, Carlo Musajo Somma, Carmen Artocchini, Carlo e Anna Teresa Ragazzi, Franco Sartori, copia dei fondi fotografici di Giulio Milani ed Antonio Chiappelloni, a breve nel Museo verranno depositati altri significativi fondi. Questa istituzione ospiterà inoltre una biblioteca d’argomento fotografico e di storia locale nonché una vasta collezione di manifesti elettorali della Prima Repubblica 1945-1953, (probabilmente la più completa in Italia), oltre a numerose originali vignette satiriche disegnate da Giovanni Guareschi tra il 1964 ed il 1968.


invito alla mostra
Mostra di Alberto Rosanigo, fotografo.
Nasce a Torino il 16 dicembre 1849, da una famiglia dell’alta borghesia piemontese. Nel 1873 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino e successivamente intraprende la carriera militare durante la quale ricoprì importanti incarichi che dal Piemonte lo portarono in Sicilia, Veneto, Liguria, Romagna e in Emilia. Nel novembre del 1911 fu collocato a riposo raggiungendo il grado di Generale Medico di Sanità Militare del V Corpo d’Armata. Nel 1880 sposa la piacentina Anna Maria Donati. Rimasto vedovo, nel 1896 contrae nuovamente matrimonio con Lavinia Sidoli, sorella dei tre pittori Pacifico, Nazzareno e Giuseppe Sidoli di Rossoreggio. Si spegne a Piacenza il 20 agosto 1917. Nel privato conduce una vita assai semplice con un grande amore per la musica, per l’arte in ogni sua espressione, ma soprattutto per la fotografia, dove raggiunge livelli professionali utilizzando, inoltre, tecniche e strumenti d’avanguardia. Il fondo cinematografico di Alberto Rosanigo, che costa di circa 1400 pezzi tra lastre, negativi filmpak e positivi, alla sua morte venne gelosamente custodito dagli eredi Sidoli fino al 2009, quando entrò a far parte delle collezioni del “Museo della fotografia e comunicazione visiva di Piacenza”.

autoritratto capitano Rosanigo 1884




pubblico presente all'inaugurazione