Edoardo Amaldi
"illustre fisico 1908 – 1989"
Fisico italiano nato a Carpaneto Piacentino nel 1908, suo padre Ugo era un matematico. Edoardo Amaldi e’ considerato uno dei padri della fisica italiana, anche lui con i colleghi Segrè, Pontecorvo, Majorana, D’Agostino e Rasetti, apparteneva alla “scuola di Roma” dell’Istituto di via Panisperna diretta da Enrico Fermi, all’epoca la fisica italiana era molto considerata, raggiunse i livelli dei più prestigiosi centri di ricerca europei e americani.
Nel 1934, mentre Mussolini è impegnato a preparare la guerra contro l’Etiopia e a discutere con austriaci ed ungheresi del futuro territoriale dei Balcani, non può immaginare che in un sotterraneo di via Panisperna, a Roma, la squadra di Enrico Fermi prepara un esperimento che sconvolgerà per sempre l’avvenire di tutta l’umanità e dal quale vedrà la luce una terribile arma distruttiva..
Amaldi oltre alla fisica nucleare e delle particelle, apportò avanzati studi sui fenomeni magnetici, elaborando la teoria dei monopoli magnetici e delle onde gravitazionali. Amaldi aveva molto a cuore l’impegno civile e la sua nazione, in questo non aveva eguali, nemmeno nei suoi migliori allievi.
All’epoca ebbe l’opportunità di partecipare come assistente alle prime ricerche sulle trasmutazioni nucleari, si dedicò alla ricerca delle particelle dei neutroni, nel 1955 ottenne una prova di annichilazione dell’antiprotone su una lastra esposta ai raggi cosmici.
Intuì che la ricerca doveva aprirsi alle comunità internazionali, ebbe un ruolo importante nella creazione dei centri di ricerca europei come il “cern” e l’ente spaziale europeo.
Fu professore di fisica all’università di Roma, presidente dell’Istituto di fisica Nucleare, presidente dell’Accademia dei Lincei e di altre accademie scientifiche straniere.
Amaldi è stato anche un benefattore e operatore umanitario con la sua adesione al movimento per la distruzione delle armi nucleari.
L’Ente spaziale europeo ha deciso di intitolare al fisico italiano Amaldi L’ATV3(Automated transfer vehicle) considerato il più innovativo veicolo da trasporto nello spazio.
Nel 1934, mentre Mussolini è impegnato a preparare la guerra contro l’Etiopia e a discutere con austriaci ed ungheresi del futuro territoriale dei Balcani, non può immaginare che in un sotterraneo di via Panisperna, a Roma, la squadra di Enrico Fermi prepara un esperimento che sconvolgerà per sempre l’avvenire di tutta l’umanità e dal quale vedrà la luce una terribile arma distruttiva..
Amaldi oltre alla fisica nucleare e delle particelle, apportò avanzati studi sui fenomeni magnetici, elaborando la teoria dei monopoli magnetici e delle onde gravitazionali. Amaldi aveva molto a cuore l’impegno civile e la sua nazione, in questo non aveva eguali, nemmeno nei suoi migliori allievi.
All’epoca ebbe l’opportunità di partecipare come assistente alle prime ricerche sulle trasmutazioni nucleari, si dedicò alla ricerca delle particelle dei neutroni, nel 1955 ottenne una prova di annichilazione dell’antiprotone su una lastra esposta ai raggi cosmici.
Intuì che la ricerca doveva aprirsi alle comunità internazionali, ebbe un ruolo importante nella creazione dei centri di ricerca europei come il “cern” e l’ente spaziale europeo.
Fu professore di fisica all’università di Roma, presidente dell’Istituto di fisica Nucleare, presidente dell’Accademia dei Lincei e di altre accademie scientifiche straniere.
Amaldi è stato anche un benefattore e operatore umanitario con la sua adesione al movimento per la distruzione delle armi nucleari.
L’Ente spaziale europeo ha deciso di intitolare al fisico italiano Amaldi L’ATV3(Automated transfer vehicle) considerato il più innovativo veicolo da trasporto nello spazio.
alcuni dei ragazzi di via Panisperna; al centro Amaldi