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la Chiesa di Santa Brigida

L'immagine della chiesa di Santa Brigida precedente ai restauri di fine Ottocento e dei primi del Novecento, che hanno modificato in modo evidente l'aspetto esteriore dell'edificio, mostra una chiesa letteralmente inglobata nel tessuto urbano circostante, fagocitata, ad eccezione della facciata, da unità abitative e commerciali. Il lato nord era infatti nascosto da botteghe, così come un terzo della facciata principale era oscurata da una costruzione abitativa, l'abside non visibile. Solo con il restauro effettuato negli anni Novanta del XIX secolo si ha la "liberazione" e la modifica della facciata, con l'inserimento del rosone e dei pinnacoli e la modifica delle finestre, sopprimendo elementi originali romanici. La rimozione degli agglomerati e delle casupole che si affacciano sulla piazza avviene invece negli anni Venti del XX secolo, rimozione che "scopre" anche l'abside.


piazza del borgo - veduta del 1912

Nonostante questi mutamenti, la chiesa di Santa Brigida non ha perso la sua peculiarità di edificio sorprendentemente inserito nel tessuto urbano, caratteristica che ha origini così antiche che difficilmente la si potrebbe rimuovere del tutto. L'origine della chiesa risale intorno alla metà del IX secolo come terminale dell'abbazia bobbiense (da qui l'intitolazione alla santa irlandese) il cui scopo principale era l'assistenza ai pellegrini, per lo più irlandesi, in cammino lungo il percorso romeo che dal guado di Sigerico lambiva la città nel tratto esterno alle mura e conduceva verso la porta sud-orientale, via che avrebbe portato i pellegrini verso Roma: quindi, dalle attuali via Taverna e via Campagna lungo via del Guasto (via Garibaldi), fino all'altrettanto importante borgo nato intorno all'antica cattedrale, Sant'Antonino, lungo quella che oggi è via Scalabrini, per allacciarsi all'antica via Emilia. La posizione strategica della chiesa di Santa Brigida permetteva, inoltre, di intercettare anche i pellegrini diretti all'abbazia bobbiense verso Sud, verso quella Val Trebbia che garantiva il collegamento con Genova.


pianta prospettica del XVI sec. particolare del borgo di Santa Brigida

Il borgo che si era venuto a creare intorno a Santa Brigida era uno dei più importanti della città già dal IX-X secolo, nodo di intersezione di vie di comunicazioni, ideale per la nascita di un borgo commerciale, non legato al potere locale, che avrebbe avuto come punto di riferimento la "platea maior". È nel XII secolo che il borgo, di cui Santa Brigida è il fulcro, assume un'importanza sempre più marcata, tanto che è qui che avrebbe avuto sede di lì a poco il Collegio dei Mercanti. L'importanza assunta da Santa Brigida e dal borgo, ormai inglobati tra le nuova mura, è testimoniato dall'evento storico che qui si compie: nel 1185, infatti, si firma l'atto definitivo della Pace di Costanza (1183) tra Lega Lombarda e Impero. Nel corso dei successivi secoli la chiesa passa nelle mani dei Barnabiti (1632), che ne ampliano la canonica ospitando una scuola. Nel 1805 i religiosi sono però espulsi dalla città e dopo una breve chiusura tra il 1812 e il 1817, in cui la chiesa è decaduta in magazzino di sale, Santa Brigida è riconsacrata, anche se la prevostura sarà ristabilita solo nel 1906. L'ultima modifica all'edificio avviene nel 1951 con la ricostruzione del campanile, demolito nel 1928 a seguito dell'indebolimento della statica dell'edificio, a causa del precedente abbattimento delle casupole affacciate sulla piazza. (di Anna Valentini).

la piazza del borgo negli anni 50