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la Leggenda di Santa Lucia

di Giorgio Vecchi

A Piacenza è tradizione regalare giocattoli ed altri oggetti ai piccoli nel giorno di Santa Lucia; nella stragrande maggioranza delle località italiane tale evento si verifica con l’arrivo del Natale, anzi allora si parlava di Bambin Gesù che portava i doni o della pittoresca Befana. Oggi la figura di riferimento è il nordico e più pagano Babbo Natale. A causa del dilagante consumismo, per cui si suol dire che ogni giorno è Natale, si è alquanto attenuata nei bambini d’oggi l’emozione che allora ci prendeva con l’approssimarsi della festività. Credevamo ingenuamente che davvero fosse la santa, spesso ritratta con gli occhi sul piatto, a regalarci tutte le belle cose che ricevevamo. Genitori e parenti attendevano che i piccoli fossero addormentati per sistemare ai piedi del letto gli agognati doni. Io però mi accorsi presto dell’inganno e fu una scoperta per certi versi spiacevole. Una notte dei primi anni ’50 udii nel dormiveglia dei rumori ed aprii gli occhi: la camera era illuminata e scorsi i miei genitori e mia nonna, quell’anno eccezionalmente nostra ospite per il periodo natalizio, che sistemavano pacchi e pacchetti sul tavolo della nostra camera. Feci però finta di dormire e poco dopo mi riaddormentai per davvero. Al mattino seguente continuai la commedia come se nulla fosse accaduto. Temevo infatti che se avessi ammesso di aver scoperto il trucco non avrei più ricevuto alcun regalo. Ma fu l’inizio della perdita dell’innocenza, una prima scoperta che contribuì a minare le fragili fondamenta di quel mondo felice e favoloso che avevo vissuto fino a quel momento facendomi riflettere su come la vita era diversa e meno attraente di come ce la dipingevano i nostri genitori.. (al solit profesur).


La leggenda dice che.. C’era una volta una fanciulla di nome Lucia. Era così innamorata della vita e dei bambini che decise di andare per il mondo a donare giochi e pensieri d’amore a tutti i piccini. Un giorno partì con il suo asinello che decise di seguirla in questo meraviglioso viaggio. La dolce fanciulla voleva far felici tutti i bambini del mondo e con tanta pazienza andò per le case a raccogliere tutte le letterine scritte dai bimbi per lei. Il momento che più amava era proprio leggere tutti quei foglietti colorati e pieni d’amore. I bambini l’amavano e per darle un pò di riposo nel suo viaggio le facevano trovare insieme alla letterina dell’acqua, dei mandarini e carote per il suo asinello. Santa Lucia raccoglieva ogni letterina di ogni bambino di ogni casa del mondo, le leggeva una ad una e costruiva con le sue mani il gioco richiesto. La notte del 12 dicembre iniziava il suo lungo viaggio e solo quando finiva di consegnare l’ultimo gioco si ritirava a riposare soddisfatta e felice.